7 cose che influenzano la tua frequenza di vibrazione

Ogni pensiero emette una vibrazione e questa frequenza influenza la materia; quindi se hai pensieri negativi di sconforto, tristezza, rabbia, paura, tutto questo attirerà a te una realtà conforme a tali emozioni e pensieri.

Le persone intorno a te influenzano direttamente la tua frequenza energetica. Se ti circondi di persone felici, positive e determinate, entrerai anche tu in questa vibrazione. Se invece ti circondi di persone che si lamentano, pessimiste, che vedono sempre tutto nero  tu ne sarai influenzato.

La musica è molto potente. Se ascolti musica che alimenta emozioni negative esse saranno amplificate. La musica fa da cassa di risonanza del tuo mondo interiore.

Quando guardi programmi TV che si occupano di disgrazie, morti, sciagure e catastrofi, il tuo cervello amplifica questa frequenza di vibrazione e ti porterà a sviluppare emozioni negative in linea con ciò che guardi. Guarda le cose che ti fanno sentire bene e ti aiutano a vibrare a una frequenza più alta.
Che sia a casa o al lavoro, se trascorri molto tempo in un ambiente energeticamente depotenziante ciò influirà direttamente sul tuo umore e sulla tua energia. Allontanati quanto più è possibile da ambienti che vampirizzano la tu energia.

Le parole che pronunci si fanno corpo dentro di te, esattamente come i pensieri. Quindi tutte le parole che riguardano lamentele, negatività pessimismo, autocritica, scoramento ecc. vanno assolutamente evitate. Abituati a raccontarti una nuova storia

La gratitudine influisce positivamente sulla frequenza di vibrazione. Questa è un’abitudine che dovresti integrare ora nella tua vita. Inizia a ringraziare per tutto, per le cose buone e per quelle che consideri cattive, grazie per tutte le esperienze che hai vissuto. Ogni esperienza arriva per un motivo, anche se non sai quale

L’amore eleva enormemente la tua vibrazione. Abituati a parlarti in modo amorevole, gentile, comprensivo e compassionevole. Smetti di criticarti, accusarti e di dirti che non vai bene.

Da una libera re-interpretazione di Jean Meyer – Ermes e i sandali alati

LE 7 MASSIME SAPIENZIALI DI PARACELSO

1 – La prima è quella di migliorare la salute.

Questo richiede una respirazione, il più spesso possibile, profonda e ritmica, riempiendo bene i polmoni, all’aperto o davanti a una finestra aperta. Bere ogni giorno a piccoli sorsi, circa due litri di acqua, mangiare tanta frutta, masticare i cibi il più a lungo possibile, evitare alcol, tabacco e medicine, a meno che, per qualche motivo grave, non siate sottoposti a qualche trattamento medico. Fare il bagno giornalmente, anche se dovrebbe essere un’abitudine che dovete alla vostra dignità.

.2 – Bandite assolutamente dalla vostra mente, per qualsiasi ragione, tutti i pensieri di pessimismo, rabbia, rancore, odio, noia, tristezza, vendetta e povertà.

Fuggire come la peste ogni occasione di trattare con persone maldicenti, viziose, vili, mormoratori, pigre, pettegole, vanitose o volgari e inferiori per naturali limiti di comprensione o per argomenti sensuali che costituiscono la base dei loro discorsi o occupazioni. L’osservanza di questa regola è di decisiva importanza: si tratta di cambiare la trama spirituale della vostra anima. E’ l’unico modo per cambiare il vostro destino, perché questo dipende dalle nostre azioni e dai nostri pensieri. Il caso non esiste.

3 – Fate tutto il bene che vi è possibile.

Aiutate ogni infelice ogni volta che potete, ma non nutrite mai un debole per qualsiasi persona. Dovete tenere sotto controllo le vostre forze, e fuggire da ogni forma di sentimentalismo.

4 – Dobbiamo dimenticare ogni offesa, anzi, sforzatevi di pensare bene del vostro più grande nemico.

La vostra anima è un tempio che non dovrebbe mai essere profanato dall’odio. Tutti i grandi uomini si sono lasciati guidare da quella soave Voce Interiore, ma questa non vi parlerà immediatamente, ci si deve preparare per un certo tempo, distruggendo la sovrapposizione di strati di vecchie abitudini, pensieri ed errori che pesano sul vostro spirito che è divino e perfetto nella sua essenza, ma impotente per la imperfezione del veicolo che gli si offre oggi per manifestarsi, la debole carne.

5 – Dovete raccogliervi ogni giorno, dove nessuno può disturbarvi, anche per mezz’ora seduti più comodamente possibile, con gli occhi socchiusi e non pensare a niente.

Questo rafforza fortemente il cervello e lo Spirito e vi metterà in contatto con influenze benefiche. In questo stato di meditazione e di silenzio, arrivano spesso le idee più brillanti, che a volte, possono cambiare un’intera esistenza. Con il tempo tutti i problemi che sorgono saranno risolti vittoriosamente da una Voce Interiore che vi guiderà in questi momenti di silenzio, da soli con la vostra coscienza. Questo è il demone di cui parlava Socrate.

6 – È’ necessario mantenere il silenzio assoluto su tutti i vostri affari personali.

Astenersi, come se si fosse fatto un giuramento solenne, dal riferire agli altri, anche al vostro più intimo, di tutto quello che pensate, ascoltate, conoscete, imparate, sospettate o scoprite; per lungo tempo almeno, si dovrebbe essere come una casa murata o un giardino recintato. È una regola della massima importanza.

7 – Non temete gli uomini e non abbiate paura del domani.

Mantenete il vostro cuore forte e puro e ogni cosa andrà bene. Non pensate mai di essere soli o deboli, perché ci sono dietro di voi potenti eserciti che non potete concepire nemmeno nei sogni. Se vi elevate nello spirito, nessun male potrà toccarvi. Il solo nemico che dovete temere siete voi stessi. La paura e la sfiducia nel futuro sono le madri funeste di tutti i fallimenti e attraggono le cattive influenze e con esse il disastro. Se studiate con attenzione le persone di buona fortuna, vedrete che, intuitivamente, esse osservano gran parte delle regole sopra enunciate.
Molti di coloro che ammassano ingenti ricchezze, è certo che non sono del tutto delle buone persone, nel senso della rettitudine, però possiedono molte di quelle virtù che sono menzionate sopra. D’altro canto, la ricchezza non è sinonimo di benedizione, potrebbe essere uno dei fattori che conduce alla felicità, per il potere che ci dà per compiere grandi e nobili opere, però la benedizione più duratura può essere raggiunta solo attraverso percorsi diversi, dove non domina mai l’antico serpente della leggenda, Satana, il cui vero nome è Egoismo.

Conclusione:

Non lamentatevi mai di niente, dominate i vostri sensi, fuggite sia dall’umiltà come dalla vanità. L’umiltà vi sottrae le forze e la vanità è tanto dannosa, che è come se dicessimo “peccato mortale contro lo Spirito Santo”.

Mind Medicine – Seconda parte

Le sette chiavi della guarigione

Le tecniche proposte dalla ‘Mind Medicine’ riguardano l’attività consapevole di saper produrre immagini e attivare la capacità di visualizzazione attiva e mirata. Come può una visualizzazione interagire con il nostro sistema psicofisico ed agire concretamente per il nostro benessere? Una spiegazione immediata risiede nel fatto che esiste sempre una interconnessione fra mente e corpo: l’uno produce effetto sull’altro, in ogni circostanza. Prendersi cura del proprio sistema psicofisico crea sempre benessere, là dove il corpo non può ricevere effetti benefici senza la partecipazione di un sano equilibrio mentale, e viceversa. Si intende per ‘guarigione’ un processo che richiede una partecipazione sia sul piano fisico, sia sul piano mentale e, dunque, emotivo. Non è sufficiente, secondo il criterio della ‘Mind Medicine’, accettare passivamente la proposta di uno specialista che offre soluzioni per noi, o affidarci a medicamenti di cui nulla conosciamo. Quello che viene denominato ‘Healing Process’, processo di guarigione, presuppone la nostra piena partecipazione attiva, non semplicemente delegata a qualcuno o qualcosa esterno a noi stessi. Partendo dal presupposto che la causa dei nostri squilibri o malattie si trovi dentro di noi, spetta a noi stessi ritrovare i punti di equilibrio che apporteranno benefici: si comincia, ad esempio, a rispettare ritmi di vita più tranquilli, controllando una dieta alimentare più idonea e salutare, eliminando, là dove possibile, situazioni tossiche di ogni tipologia. Fondamentale, inoltre, ritrovare la propria Autorevolezza e imparare ad amarsi ed accettarsi per ciò che si è, senza rinunciare a migliorare sempre più la nostra preziosa Vita. Ponendo attenzione consapevole e fattiva su questi processi personali, certamente l’effetto positivo non tarderà ad arrivare! Se, al contrario, ci si ostina a credere che il nostro malessere derivi da un ‘fato’ che si beffa di noi, non siamo in contatto con noi stessi: l’unica strada sarà dunque quella di affidarsi esclusivamente a rimedi esterni, escludendo così irrimediabilmente la nostra capacità di intervento diretto.
Impariamo con fiducia a credere in noi stessi e nella nostra immensa potenzialità. Dobbiamo imparare a fare il primo passo, tenendo presente la nostra essenza divina: scegliamo la via di Amore verso noi stessi, rielaborando con serena calma ciò che sarà giusto modificare, migliorare o eliminare dalla nostra Vita. Noi tutto possiamo, accendendo quella luce di consapevolezza interiore che ci mostrerà nuove soluzioni e lidi mai visitati prima. La guarigione e il benessere sono frutto di un perfetto connubio tra la dimensione visibile e invisibile, fra noi stessi ed il cosmo cui apparteniamo. La multidimensionalità è genuina prerogativa di ognuno di noi: apparteniamo a tutti i livelli dell’esistenza.
Possiamo sintetizzare sette ‘fattori’ che determinano il nostro ‘Healing Process’, passaggi inderogabili per attivare la nostra consapevolezza, comprensione e guarigione.

PURIFICAZIONE: permettiamo di eliminare da ogni piano di esistenza il dolore, il senso di colpa, la vergogna, gli influssi negativi e distruttivi e tutti quei residui di passato che inquinano nel profondo i nostri pensieri e le nostre emozioni. Facciamo spazio, piuttosto, ed accogliamo, l’invisibile nuova realtà che ci renderà splendenti e motivati. La purificazione, la ‘pulizia’, è l’essenza della Mind Medicine: ci aiuta a ripristinare un nuovo status di equilibrio. Ogni ‘punizione’ emotiva che ci infliggiamo è, comunque, provocata da noi stessi, in modo consapevole o inconsapevole, frutto di circostanze cui non abbiamo saputo reagire in modo appropriato nel momento giusto. Le religioni, ad esempio, tendono ad enfatizzare il concetto di ‘peccato’ sotto il quale si rimane dominati. Eppure, ogni nostro ‘errore’, di qualunque natura esso sia, può essere sanato, pulito e depurato. Nella Mind Medicine, l’atto di Purificazione spetta al piano mentale: attraverso la tecnica di Mental Imagery, la visualizzazione attiva può risolvere e riconvertire le nostre convinzioni, anche quelle più ostinate ed ataviche. Proprio come ci prendiamo cura del nostro corpo, sarà opportuno imparare le tecniche di pulizia mentale attraverso la visualizzazione terapeutica costante e puntuale.

FEDE: il secondo elemento di guarigione è rappresentato dalla fede, intesa come capacità di vivere il momento presente esente da ‘agganci’ passati o futuri. Il qui-e-ora rappresenta la sintesi della nostra esistenza in un unicum atemporale. Questo concetto di fede si può ‘allenare’ con esercizi e tecniche mirate, per realizzare interiormente la piena consapevolezza dell’‘adesso’: vivere nel presente e per il presente, evita ansia legata all’idea di eventi futuri e sofferenze legate ad eventi passati. Indubbiamente esperienze di malattie fisiche o dolori emotivi del passato causano fragilità e sfiducia, ma dal punto di vista della Mind Medicine, ove nulla accade a caso, esperienze tali possono rivelarci nuove vie di uscita e opportunità di crescita personale, altrimenti non realizzabili.

PERDONO: in ogni processo di guarigione, occorre inevitabilmente ricorrere al perdono verso noi stessi. È necessario smettere di accusarci e di denigrarci anche solo a livello verbale, come pure condannarci o emettere giudizi negativi di qualsivoglia natura che vanno contro noi stessi. L’auto flagellazione, tipica conseguenza di sottili meccanismi socio-culturali-religiosi autoritari, ci rende inerti ed incapaci, fragili e pieni di sensi di colpa e di inferiorità. Nel pieno rispetto del pacifico vivere civile e in armonia con madre Terra, solo noi stessi possiamo stabilire ciò che è giusto per noi, per il nostro Bene Supremo, in accordo ai nostri innati e genuini talenti personali. Sviluppare un sano senso di auto critica costruttiva ci offrirà la chiave per correggere errori e migliorare i nostri compiti: nessuna punizione, dunque, nessuna esagerata severità né denigrazione. Trattare noi stessi con amorevole pazienza e rispetto profondo: prendiamoci cura di noi, sotto ogni profilo e in ogni manifestazione di vita. Noi siamo fondamentali in questa parte del cosmo, siamo unici ed esclusivi, non dobbiamo mai dimenticarlo. Nella realtà invisibile, impariamo l’arte di amarci in profondità!

DOLORE: ogni essere umano sperimenta dolori fisici, mentali ed emotivi. Essere incarnati in questo pianeta comporta ogni tipologia di esperienza dolorosa. Ogni processo di crescita, in ogni civiltà, comporta problematiche e paure. Eppure, se imparassimo ad accettare dolori, paure e malattie cogliendone l’intimo messaggio potremmo accedere a nuove soluzioni, a nuovi punti di vista: trattiamo anche il dolore come nostra creazione. Il piacere e il dolore sono entrambe nostre esperienze, e nostre creazioni. Saper ascoltare ed accettare come valida anche una esperienza ‘negativa’ ci condurrà verso un nuovo tracciato di vita, con ogni probabilità più adatto a noi. A nulla serve lamentarsi ostinatamente. L’abitudine alla lamentela è purtroppo una consolidata modalità di costume verbale: spesso si tende alla narrazione solo di eventi dolorosi e negativi, si evidenziano problematiche, offese ricevute, o la sciagura del momento: la nostra attenzione e i nostri pensieri vanno quindi a creare visualizzazioni drammatiche e funeste. Tale processo incide profondamente sulla nostra qualità energetica, che inquina ogni nostra dimensione: sarà dunque opportuno non condividere tali atteggiamenti e non lasciarsi travolgere da questa pericolosa modalità comunicativa. Il dolore, a qualunque livello, ci sta chiamando per operare una scelta: a volte, tuttavia, la mancanza di coraggio a favore di un cambiamento ci fa rimanere agganciati ad esso. Accettando il dolore, smetteremo di trattarlo come nemico: è una via per cercare in noi nuove soluzioni.

SILENZIO: il quinto punto da analizzare è il silenzio, cioè quella modalità di raccoglimento interiore che apporta guarigione e pacificazione. Quando il flusso di pensieri incontrollati sovrastano la nostra mente, si è facilmente sopraffatti da ansie e timori. Solo la quiete interiore ci permette il profondo contatto con noi stessi: è comprovato che gli stati di stress e di preoccupazioni siano causa fondante di numerose e anche gravi patologie fisiche. Il modo più immediato e semplice di ottenere relax e quiete interiore è il respiro, profondo e consapevole, che apporta un benessere immediato oltre a un miglioramento di tutto il nostro sistema psicofisico. Per godere della nostra immensa profondità, creatività e guarigione affidiamoci al nostro Maestro interiore che parla in noi senza emettere alcun suono.

CAMBIAMENTO: si intende la capacità di saperci distaccare da abitudini radicate per percorrere nuove strade, nuove situazioni e possibilità. Le tecniche utilizzate dalla Mind Medicine apportano nuovi scenari da interiorizzare tramite visualizzazioni mirate, a seconda del tipo di risultato da raggiungere. Sarà possibile accendere nuove luci interiori, cosicché, invece di perderci in tracciati automatizzati del nostro pensiero inconsapevole, disegniamo nuovi scenari ricostruttivi, approdando ad un nuovo terreno interiore: là dove cresceva solo erba infetta, possiamo piantare una rigogliosa vegetazione di nostro gradimento. Il ‘Reversing Process’ è sempre raccomandato nel processo di guarigione: impariamo anche l’arte di fare o pensare all’opposto delle nostre ‘tendenze’ abituali. Nei casi di depressione, ad esempio, si trasforma, visualizzando, il buio con la luce, offrendo una diversa ‘istruzione’ che andrà gradualmente a sostituire quel processo interiore. Quando l’umore è nero, possiamo imparare a dipingerlo di Luce!

SACRIFICIO: l’ultima ‘chiave’ per aprirci ad un processo di guarigione è il sacrificio. È la modalità di guadagnare con impegno fattivo il nostro benessere, a tutti i livelli. Per poter ottenere un risultato, sarà fondamentale guadagnarlo con volontà! Il sacrificio è il prezzo da pagare che ci permette di ricevere la benedizione dalla nostra realtà invisibile. Il nostro sforzo sarà ricompensato se ci poniamo nella condizione di ricevere e di accettare la guarigione come nuovo status interiore. Non si può ottenere beneficio senza serio lavoro. Rinunciare a qualcosa o qualcuno è una forma di sacrificio, anche se dannosi per noi. Ciò non significa sacrificarsi a favore di altrui bisogni o interessi, né tantomeno sacrificarsi per il volere di qualcuno: si tratta di un onesto processo interiore e personale. Le tecniche utilizzate dalla Mind Medicine sono straordinariamente efficaci, basate sostanzialmente sul processo di auto guarigione: ciò che noi creiamo con la malattia, può essere semplicemente convertito in guarigione, benessere e felicità.

Fonte bibliografica:
Healing Into Immortality. A New Spiritual Medicine of Healing Stories and Imagery
American Institute for Mental Imagery – NY –  G. Epstein, M.D.

Autrice: Monica Di Nunzio
Reiki Master,Teacher&Healer

Ritenzione Idrica e qualità della vita

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Proviamo a ragionare un po’ su questo tema!!! Chiunque avrà potuto verificare come talvolta il proprio peso corporeo diminuisca nonostante in alcuni giorni si sia mangiato come sempre, così come, in altri casi, sia potuto aumentare o rimanere uguale nonostante un periodo di dieta.
Capita anche che alcune persone aumentino di peso a seguito di un periodo trascorso in  un ambiente diverso dal proprio, come in vacanza oppure in ospedale, pur non mangiando affatto molto.
La verità è che la quantità di cibo assunto non è l’elemento principale rispetto al peso corporeo, a meno che non ci si trovi di fronte a casi di denutrizione, nei quali la privazione di cibo provoca un deperimento organico.
Grazie alle scoperte delle Leggi Biologiche da parte del dottor Hamer, oggi sappiamo che l’aumento ponderale del proprio peso è dovuto alla ritenzione idrica, fenomeno, questo, denominato “conflitto del profugo”.
Si tratta di un programma, previsto da Madre Natura oltre 300 milioni di anni fa, quando eravamo organismi che vivevano nell’acqua del mare.
Trattenere i liquidi, senza disidratarci, nel caso un’onda ci avesse spinto fino a riva, ha reso possibile la nostra sopravvivenza; ecco perché, ancora oggi, reagiamo attivando questo programma biologicamente sensato, quando viviamo situazioni nelle quali:

  • ci sentiamo come “pesci fuor d’acqua”, 
  • quando perdiamo ogni punto di riferimento, 
  • quando ci sentiamo catapultati in una situazione diversa, in un “territorio” che non è più il nostro.
  • Quando lottiamo per la propria sussistenza

È proprio questo “non avere più appigli” che ci fa sentire soli e abbandonati, in continua lotta per la nostra esistenza.
L’organo preposto a mantenere inalterato l’equilibrio idrico è riposto nel rene, precisamente nei tubuli collettori, che, nel momento in cui vengono vissute queste emozioni (in fase attiva), si restringono, con la finalità vitale di trattenere i liquidi, causando così un aumento di peso (i liquidi si accumulano nelle cellule adipose e in altri tessuti).
Nei casi in cui simili emozioni non siano così intense, allora si riscontra una ridotta espulsione di urine. Un vero e proprio programma biologico vitale,  il quale è stato capace, nella nostra storia  evolutiva, di garantirci maggiori chance di   sopravvivenza. Quindi quando ci impegniamo per perdere peso o migliorare la “pelle a buccia d’arancia”, portiamo la nostra attenzione anche alla qualità della nostra vita e delle nostre emozioni. Il Counseling Naturopatico , offre  un intervento globale e naturale per superare le nostre difficoltà.

Dott. Sonia Puccio, Naturopata e Counselor Olistico Tel. 3495026186/ spuccio19@gmail.com

Riceve presso Istituto di Ricerche Naturopatiche, via delle Baleniere 55, Ostia

La perdita di un animale domestico e la Cranio Sacral Therapy

foto2La Cranio Sacral Therapy  è una tecnica manuale del benessere, attraverso la quale si valutano e si trattano disfunzioni fisiche. Per essere più precisi, l’operatore dà un input al corpo della persona, affinché possano essere riattivate le sue naturali capacità di autoregolazione e di guarigione. Ma dato che l’essere umano è qualcosa di complesso, non è solo corpo, ma anche mente e anima, spesso nella disfunzione fisica è presente una componente emotiva o spirituale che genera continuamente il sintomo.
A volte il sintomo non si è ancora manifestato, ma il corpo presenta comunque delle zone con tensioni anomale, che possono essere rilevate attraverso questa metodica,  che stanno ad indicare che lì, in quelle aree, c’è qualcosa che forse, in un futuro più o meno lontano, potrebbe causare dei disturbi fisici.
Chi ha un po’ di dimestichezza con le tecniche del benessere, sa che il corpo ha memoria. A volte ci sono dei traumi di varia natura che non ricordiamo perché li abbiamo rimossi, in quanto troppo dolorosi, oppure perché tali eventi sono accaduti quando eravamo molto piccoli.
Tuttavia il nostro corpo è una sorta di registratore. Riesce a trattenere le memorie di traumi anche lontanissimi nel tempo, come quelli relativi alla vita pre-natale o alla primissima infanzia.
La Tecnica Cranio Sacrale è in grado, se questo è ciò che manifesta la volontà e il corpo della persona, di risvegliare tali memorie. I tessuti corporei portano in superficie, a livello di consapevolezza, questi ricordi rimasti intrappolati per svariato tempo. Il soggetto rivive l’esperienza e il corpo si libera dalle tensioni anomale correlate e dall’eventuale emotività rimasta intrappolata in esso.
Uno dei traumi emotivi che spesso rimane nel nostro corpo e con cui mi sono spesso imbattuta trattando persone di tutte le età, riguarda la perdita di un animale domestico e la sofferenza che ne consegue.
Ho visto persone adulte ricordare improvvisamente, durante la seduta, la perdita di un cane, un gatto, un coniglietto, un pappagallino, ecc…avvenuta a volte di recente, ma altre volte molti anni prima, durante l’infanzia o l’adolescenza.
Ricordare inaspettatamente questi avvenimenti (non è un processo razionale, ma corporeo, cioè la memoria cellulare fa emergere questi ricordi), può non essere piacevole, perché mentre il corpo si libera da ciò che non vuole più trattenere, la persona rammenta e rivive l’esperienza della perdita, provando la sofferenza di allora. Questa volta però c’è il supporto dell’operatore, e il soggetto ha la possibilità di esprimere verbalmente o no il suo dolore e di liberarsene.
Spesso da bambini la perdita di un animale domestico rappresenta un vero e proprio lutto, un abbandono, che lasciano un vuoto nel cuore e un senso di solitudine. Non sempre però è possibile esprimere dolore per vicende di questo tipo. Spesso viene detto al bambino che non è il caso di farla tanto lunga, che si tratta solo di un animale, ecc….
C’è chi riesce a dissipare questo dolore e chi invece se lo tiene dentro, e in un certo senso, lo “accantona” in qualche parte del corpo, creando le condizioni favorevoli all’instaurarsi di tensioni anomale che forse dopo qualche tempo creeranno dei disturbi fisici.
La Tecnica Cranio Sacrale si è dimostrata molto efficace in queste situazioni. Le persone possono finalmente liberarsi di questi dolori una volta per tutte e i tessuti corporei hanno la possibilità di rilasciare le tensioni anomale connesse all’evento traumatico.
L’effetto che in genere si ottiene è la capacità di poter ricordare in seguito la morte dell’animale, senza però percepire più tutta quella sofferenza interiore che si percepiva prima, o che si è provata al momento della perdita.
Ne consegue una sensazione di liberazione e di benessere a tutti i livelli, fisico e psico/emotivo, oltre ad una dolcezza nell’anima e ad un senso di benevolenza verso noi stessi, verso gli altri e naturalmente verso i nostri amici animali.
Qualche minuto di sofferenza interiore durante una seduta è un prezzo veramente basso da pagare per il risultato che possiamo ottenere. Infatti molto spesso questi dolori, specialmente se l’evento è accaduto da piccoli, “modellano” in un certo senso il nostro carattere, contribuendo alla nostra infelicità.
Per finire, se avete avuto problemi di questo tipo, la Tecnica Cranio Sacrale può essere una metodica formidabile, ma nello stesso tempo rapida, non invasiva per aiutarvi a superarli e forse questo potrebbe essere l’inizio di un percorso di guarigione di più ampia portata.

Autrice: Patricia Quirini

In memoria del Dr. John Upledger

Anche se da un paio d’anni il Dott. Upledger era malato, fa male prendere atto che questa grande personalità del mondo medico e scientifico non sia più con noi.
Quello che , dopo anni di studio e di pratica, ha messo in atto e divulgato, e cioè quella cosa bellissima che si chiama Terapia Cranio-Sacrale, è qualcosa che per me e per tanti altri ha rappresentato un punto di svolta nella vita a vari livelli. Quello che ci lascia è un patrimonio immenso di conoscenze, che si riferiscono non solo all’anatomia e alla fisiologia, viste ovviamente dal punto di vista del migliore Facilitatore craniosacrale del mondo, ma anche a tutto ciò che riguarda la parte profonda dell’essere.

Ecco, credo che quello che ci ha lasciato, sia qualcosa di veramente prezioso in quest’epoca in cui l’essere umano è sottoposto a diverse pressioni che causano stress e infelicità.

Credo che tutti abbiano il bisogno di sentirsi amati, e il Dott. John ci ha insegnato attraverso il tocco gentile, attento,e intenzionale, a prenderci cura dei nostri pazienti e tutto questo se non è amore, è qualcosa di molto simile. D’altra parte in Oriente, e non solo, si dice che l’amore sia l’unica vera medicina.

Personalmente gli sarò sempre grata per tutto ciò che ha divulgato e che ho avuto la fortuna di apprendere, sia come persona che come facilitatrice.

Spero che le sue ricerche, così all’avanguardia rispetto all’epoca presente, vengano riconosciute e diffuse in modo sempre più capillare,e gli auguro di cuore che, ovunque si trovi, sia libero e felice.

Con gratitudine. Patricia Quirini

Anna e la sciatalgia

Un’esperienza della docente di CST1 e CST2
dr.ssa Patricia Quirini

 
Nota dell’autrice:

Per rispetto della privacy, ho modificato vari particolari oltre al nome della protagonista, allo scopo di rendere quest’ultima irriconoscibile.
L’esperienza però è autentica. Continua a leggere