Le tragedie di questi giorni

eiffel-towerSi apre il solito panorama di notizie allarmanti, scioccanti e traumatizzanti che suscitano paure e insicurezze, ansie dolori e sofferenze, caos e disordine, senso di ingiustizia, mancanza di ordine morale e assenza di Dio: – Ma Dio dov’è? Si dice spesso nei momenti di morti orribili specie di bambini…Ogni giorno i mass-media ci impongono tali e tante notizie.
Ci si domanda:  “Ma ci sarà un senso in tutto questo caos?” Sì, c’è e pure molto profondo e pesante. 

All’inizio di ogni percorso evolutivo serio e impegnativo “il Maestro” dice sempre “all’allievo” in forma solenne grave e austera le seguenti parole: “Ricorda che tutto ciò che incontrerai nella tua vita, gioie e dolori, successi e fallimenti, malattie e infermità, salute e benessere e che ti costruirai con volontà e sacrifici è tuo, lo attiri per legge di karma” (oggi si preferisce chiamarla legge di attrazione) , è quanto hai scelto prima di reincarnarti per perfezionare il tuo Sé “scintilla divina”,  realizzando il tuo programma di crescita evolutiva. Quindi, alle notizie sconvolgenti e scioccanti occorre contrapporre consapevolmente tale verità, il Karma, alle emozioni coinvolgenti che avvelenano la vita; altrimenti, non c’è un senso, è tutto in balia delle forze ostacolatrici (Arimane) che hanno il preciso scopo di creare disordine, caos, paure e confusione, il loro compito…
Se però abbiamo capito il gioco dell’evoluzione, male contro bene, dovremmo accogliere e vivere tali notizie e loro conseguenze trasformandole in occasioni per sviluppare il loro opposto, ordine e controllo emotivo, il senso positivo della esistenza che non può essere trascurata o sprecata inutilmente.
C’è sempre però la domanda diretta e immediata:  “Perché centinaia di persone o per attentati o per tragedie aeree muoiono insieme e tanti individui e patiscono torture o morte?”  In base alla legge del Karma tutte le persone coinvolte e uccise si trovavano in quel luogo, in quel momento o in certe circostanze per un preciso disegno: il pagamento karmico per qualche azione commessa in vite precedenti in comune o singolarmente……è giusto un tale evento per la legge del karma = causa ed effetto (non tutti accettano tale apparente semplicistica spiegazione, purtroppo è legge universale cui sottostanno anche le entità superiori). Però esiste anche un aspetto positivo karmico che tiene conto del dolore, della sofferenza e della privazione violenta della esistenza: il karma prevede che si ricavi un vantaggio dopo il pagamento (il karma funziona così, prima paghi ma nello stesso tempo ricevi spiritualmente un beneficio, effetto della sofferenza, del dolore e delle privazioni subite…allora, quali saranno gli effetti secondo la legge del karma, di tali eventi tremendi in altre vite?
Specialmente le persone coinvolte in morti collettive sicuramente si ritroveranno nella vita seguente e lavoreranno insieme per scopi comuni, per realizzare programmi e ideali comuni, sentiranno come una spinta inconscia ad associarsi unirsi e lavorare insieme per costruire progetti di grande importanza con tanta determinazione volontà e calore umano. Si ritroveranno come persone magari provenienti da luoghi diversi lontani, da culture diverse ma con gli stessi ideali perché dentro hanno affinità di carattere, come se fossero tutte vestite dello stesso vestito spirituale; uomini e donne, vecchi e bambini si sentiranno uniti da ideali comuni inconsci, avvertiranno la spinta-desiderio di fare un lavoro comune anche se lontani geograficamente…Ciò spiega anche i grandi movimenti culturali, umanitari e politico sociali dei nostri tempi: sono formati da persone che in qualche modo si sono ritrovate perché indossano lo stesso vestito spirituale, che avranno fatto o subito in vite passate insieme?
Allora, conoscendo tali verità (comunicate anche attraverso canalizzazioni di alte entità), le emozioni, le reazioni improvvise agli eventi trasmessi dai mass-media, alle notizie traumatizzanti si dovrebbero ridimensionare notevolmente, si intuisce il senso dello scorrere delle esistenze non limitate solo a questa vita ma in rapporto al fluire della energia universale attraverso vite, vite e vite…

Io ho imparato da anni a distinguere le mie reazioni emotive e mentali agli eventi, dalle verità profonde che essi nascondono, solo una serena analisi della vita illuminata dalla luce del karma e dell’amore universale dell’IO Sono fa capire il vero senso di certi fatti anche tremendi…è importante non fermarsi al primo impatto emotivo ma cercare di afferrarne il senso nascosto; ciò mi dà forza e fiducia e possibilità di aiutare l’evolversi  delle cose a livello energetico universale…

Autore: Mario Ramponi
http://ramponimario.blogspot.it/

Lavorare

Sembra che l’interpretazione fornita dai moderni del significato onirico di “lavorare”, derivi della concezione indu del Karma.
Cos’è il Karma?
Karma significa azione e corrisponde all’opera, al lavoro, al compito particolare di ciascuno, assegnatogli in conseguenza al suo stesso comportamento in precedenti esistenze.
Secondo questo sistema di pensiero, l’obiettivo consiste nell’espletare il proprio dovere, attendendo non ai compiti altrui ma esclusivamente ai proprio, con rassegnazione e serenità.
Alcune scuole di pensiero, dicono che proprio nella quinta dimensione sotto la costellazione zodiacale della Bilancia esiste il tribunale della giustizia divina. Esso è incaricato di amministrare ogni tipo di Karma, quello dei pianeti, delle nazioni, dell’umanità e di ogni singolo individuo. Tutti nella nostra attuale esistenza, stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato nelle nostre vite precedenti e, allo stesso tempo stiamo seminando quello che raccoglieremo nelle nostre prossime vite.
Il Karma quindi, sta al lavoro come un’opera da portare a termine, e dal quale possiamo definire i nostri risultati.
Si legge nella Sacra Bibbia che, il primo compito che Dio assegnò ad Adamo quando dal Paradiso lo esiliò sul pianeta Terra fu proprio quello di lavorare con sudore.E proprio nella Bibbia possiamo leggere alcune citazioni relative al lavoro e alla legge del Karma:
Gesù disse: “Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo!” Matteo 5:25-26
Galati 6:7-9: “Non vi fate illusioni, non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo”.
Esodo 21:12: “Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte”
Esodo 21:23: “Ma se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita”.
Esodo 21:24: “Occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede”.
Esodo 21:25 “Bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido”
1° Corinzi 6, 16: “O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, uno corpo solo”.
Sognare di lavorare quindi è simbolicamente molto importante. Evidenzia la comparsa o l’allontanamento di una dinamica della nostra vita. Aver terminato un’opera, significa cessare irrevocabilmente di vivere, simbolizza anche una sorte di morte a livello psicologico.

Sognavo di lavorare in un ufficio che non era il mio.

Claudio scrive:
Sono in società lavorativa con mio fratello. Già dallo scorso anno abbiamo deciso di chiudere tale società per dividerci visto e considerato che i nostri rapporti non sono ottimali. Mio fratello mi rende le cose difficili e le decisioni da prendere sono sempre messe in pesanti discussioni. Dopo una discussione di questo tipo, ho sognato di lavorare in un ufficio che non era il mio. Il luogo mi era familiare ma non riconoscevo niente che mi appartenesse. Può darmi una spiegazione?

Risposta:
La voglia di poter prendere decisioni in massima libertà, la porta a sognare di trovarsi in posti lavorativi che non le appartengono. Infatti, da come lei descrive il sogno, l’ambiente lavorativo le era familiare ma l’ufficio non era il suo. Nel suo subconscio c’è sicuramente la voglia di prendere il posto lavorativo di suo fratello per avere la possibilità di lavorare in sua vece per poter raggiungere i suoi obiettivi.
Secondo la Smorfia, i numeri associati al sognare di lavorare in generale, sono: 4 87 e 64.
Sogno di lavorare con gente che non conosco.

Rossella scrive:
Ho sognato di lavorare con gente che non conosco e di non sentirmi a mio agio. Di professione faccio la ballerina.

Risposta:
Il lavoro della ballerina è sicuramente stancante ma, quello che più conta nel suo (almeno credo) è l’affiatamento con i suoi colleghi. Ci pensi su un momento, e analizzi se in questo periodo della sua vita sta vivendo delle controversie con qualcuno che lavora nel suo ambiente.
Secondo la Smorfia, i numeri associati al lavoro sono quelli indicati sopra, ma quelli che riguardano la danza sono: 20 e 14.

Sogno di lavorare a maglia

Carla scrive:
Ho sognato di lavorare a maglia cosa significa? La ringrazio per la risposta.

Risposta:
Lavorare a maglia significa longevità e ricchezza.
Secondo la smorfia è il numero 15 associato al lavoro dei ferri con la lana.

autrice: Manuela Mariani

Il karma

Nella nostra società occidentale, sempre più persone stanno abbracciando l’idea che potrebbe esistere la reincarnazione.
L’aspetto positivo di questa filosofia dà in alcuni casi un senso alla nostra vita, quando non ci spieghiamo il motivo per cui certi fatti ci accadono.
In India la reincarnazione è una filosofia accettata da tutti. È in India infatti, culla di una splendida e millenaria civiltà, che si afferma, dal VII secolo a.C. in poi, l’idea della reincarnazione.
Nonostante ogni tentativo di eliminare la credenza della reincarnazione e del karma, molta gente comincia ad affidarsi ad alcune tecniche che permettono di risolvere certe sofferenze dell’anima. Tutto quello che non è stato guarito nel karma personale di un individuo, e nelle numerose vite precedenti, si ripresenta con crescente insistenza per essere risolto.
Con la liberazione e di conseguenza con la guarigione karmica, la catena di sofferenza è completamente spezzata. Non verrà trascinata in avanti nel suo periodo akashico di incarnazioni e non sarà più presente nel suo DNA.
Per chi crede nella reincarnazione, vorrei esporre un caso tra molti che nel mio lavoro di naturopata e operatrice di Theta Healing, (una tecnica che verte alla guarigione anche dell’anima) mi si sono presentati. A chi invece non ci crede, vorrei cercare di dimostrare come il passato torna sempre a bussare alla porta per chiederci il conto quando questo non è stato ancora definitivamente saldato.
A questo proposito, vorrei raccontare la storia di Liliana (nome fittizio), una donna sola, che dopo varie relazioni sentimentali non andate a buon fine, è arrivata presso il mio centro di naturopatia.
Liliana è una bella donna di 45 anni, elegante e colta. È molto dolce e quando parla, nel discorrere i suoi gesti accompagnano la sua voce come una melodia. Quando si è presentata da me, aveva una depressione da solitudine. Mi raccontava durante la sua anamnesi, di avere difficoltà ad interagire con gli uomini perché, a suo dire, li avvertiva pericolosi. Non solo li teneva a debita distanza, ma addirittura ne temeva le conseguenze quando la qualità della relazione si faceva più intima, perciò le rimaneva difficile concretizzare un rapporto con un uomo.
Le sue scelte, erano indirizzate a uomini inferiori al suo livello di cultura, quel tanto da permetterle un controllo della situazione costante che però la faceva sentire inadeguata e andava ad abbassare la sua autostima.
Aveva constatato inoltre, che appena dava inizio ad una relazione sentimentale per lei importante, il rapporto sessuale diventava una complicazione perché nel momento in cui l’intesa si faceva più intima, si “ammalava” di candidosi vaginale per periodi lunghi abbastanza da non permetterle un sereno manage sessuale.
Con la tecnica di cui ho accennato sopra, abbiamo individuato tramite anche dei test kinesiologici, l’origine dalla quale scaturiva questa situazione. Sono risalita ad una sua precedente vita in cui Liliana era vissuta nel 1527 quando a Roma ci fu il sacco ad opera dei lanzichenecchi. In questa esperienza, vissuta da Liliana in quel periodo storico quando aveva appena undici anni, fu violentata da uno di questi soldati.
Come se non fosse bastato tutto questo, contrasse la peste e ne morì. Nella sua memoria cellulare quindi, erano rimaste le convinzioni: “gli uomini sono pericolosi e violenti” e “gli uomini mi contagiano”. Dopo avere cambiato queste convinzioni a livelli profondi, è stato necessario effettuare il perdono da parte di Liliana a favore del soldato violentatore anche dopo cinquecento anni circa dall’accaduto. La cosa altresì interessante era che la sua anima la portava sempre in situazioni analoghe a quella vita passata nell’intento di risolvere e concludere quel karma.
Oggi Liliana ha imparato ad ascoltare il suo corpo e le sue sensazioni e vive la vita come una ricerca meravigliosa.

autrice: Manuela Mariani

Gli Arcani Maggiori e i Chakra come ruote della vita

I 7 Chakra, insieme ai 22 arcani maggiori dei Tarocchi, formano un tutto e raccontano una storia. La storia della nostra vita.
Chakra è una parola sanscrita che significa ruota, cerchio e che designa il disco solare, attributo del dio induista Visnu, soprannominato “colui che interviene”. Continua a leggere