Reiki: Origine e Meta

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Finora in Occidente si è sempre pensato che Reiki sia una cosiddetta ‘tradizione orale’.  Reiki viene trasmesso energeticamente ed oralmente da Maestro a Discepolo, quindi ciò non esclude affatto che il linguaggio sia utilissimo strumento. La Bibbia, il Tao-Tè-Ching, il Corano, i Sutra buddhisti sono comunque documenti: la storia ci insegna che le tradizioni orali spesso scompaiono con la morte del loro fondatore o, al massimo, entro un paio di generazioni.
Il dott. Usui (Kyoto 1865 – Fukuyama 1926), fondatore della disciplina, era un uomo estremamente colto e lungimirante, conosceva anche la natura della psiche umana pertanto aveva preso le adeguate precauzioni. Il suo insegnamento è arrivato fino a noi.
La sua impressionante lapide commemorativa è stata esposta in un cimitero pubblico di Tokyo per volere della Usui-Reiki-Ryoho-Gakkai per essere visibile a tutti: non è segreta la sua meravigliosa eredità. Su di essa è incisa la descrizione della vita del dr. Mikao Usui e del suo lavoro: molte delle informazioni in nostro possesso vengono proprio dalla fedele traduzione di quelle precise iscrizioni.
Reiki entra in Occidente con influssi rivisitati dai modelli europei dominanti. In Italia in particolare, questa disciplina trova opposizioni e dinieghi di varia natura: concedere credito a tecniche di guarigione energetica di tale natura non risultava accettabile e i documenti originari vennero arbitrariamente modificati e notevolmente variati. Si legge in alcuni testi che Usui fosse un monaco cattolico, mentre, di fatto, la religione della sua famiglia era il Buddhismo Tendai e da bambino studiò proprio in un monastero Tendai fino a diventarne monaco laico Zaike nel 1914.
Ad onor del vero, nel Reiki la religione non entra affatto: il Buddhismo esoterico tantrico di Usui ha permesso di ‘entrare in contatto’ con l’’Energia Universale grazie proprio al silenzio meditativo e umile, alla non-appartenenza al sé a favore della comunione col tutto.
La versione del Reiki originariamente pensata per l’’Occidente viene pertanto messa in discussione: Frank Arjava Petter (primo europeo a conseguire il grado di Maestro in Giappone nel 1993) e la sua consorte giapponese Chetna Kobayashi, hanno riscoperto importanti informazioni sull’origine e la pratica del Reiki in Giappone, estendendone le ricerche nonostante l’opposizione di chi voleva trarre vantaggio dal mantenimento dello statu quo in Occidente. Lo studio della filosofia e degli esercizi pratici insegnati da Usui Sensei conduce ad un elevato livello di comprensione, in grado di collegarci con maggiore forza all’essenza del Reiki: “Ci offre un’immagine concreta di Usui Sensei e ci aiuta a migliorare la qualità della terapia per noi e per gli altri” ci illustra William Lee Rand[1], “Diventa perciò comprensibile il motivo per cui la traduzione e la diffusione del manuale originale rappresenti il contributo più significativo per la pratica del Reiki di Usui Sensei da quando, nel 1938, venne per la prima volta insegnato in Occidente”.
Con il dott. Usui si studiava Reiki in modo molto intuitivo; ci si incontrava una volta alla settimana, si meditava, si praticava insieme e ci esercitava per ‘radiografare’ il corpo, fino ad arrivare ad una sorta di diagnosi energetica. A quel punto, si offriva il trattamento nelle parti del corpo interessate. In Occidente si è più propensi ad un trattamento ad ampio spettro mentre in Giappone si predilige il trattamento mirato: più il lavoro è preciso, migliore sarà il risultato.

Informa Frank A. Petter:[2]’La vita frenetica dell’’Occidente – come pure del Giappone contemporaneo – è diventata davvero troppo veloce. (…) Non voglio tornare indietro nel tempo. Le 12 posizioni trasmesse da Usui coprono l’intero sistema delle ghiandole endocrine nonché tutti gli organi interni’. La persona riceve energia su diversi livelli contemporaneamente: a livello fisico (attraverso il calore delle mani), a livello psichico (attraverso la mente e i simboli Reiki), a livello emotivo (attraverso il flusso d’amore), a livello energetico (attraverso la presenza dell’iniziato e dell’energia Reiki in sé stessa).
Mikao Usui, in accordo al suo metodo intuitivo, voleva liberazione dalle regole, che vanno considerate come sostegni; ma quando cominciano ad ostacolare, vengono meno al loro scopo.
Seguire le proprie mani, affidarsi all’Energia guaritrice: gli onesti Operatori Reiki sanno quanto sia diretta e immediata la saggia e silenziosa strada del Cuore Spirituale!

[1] William Lee Rand:’Reiki, The Healing Touch’ New Age, 2001. Rand è fondatore e presidente di The International Center for Reiki Training,a Londra (ICRT) e uno dei più meritevolmente rinomati insegnanti Reiki del mondo.
[2] Mikao Usui, Frank A. Petter: tr. ‘Il Manuale Illustrato del Reiki’ Il metodo originale del dott. Usui; Roma, 2001

Autrice: Monica Di Nunzio
Reiki Master,Teacher&Healer

Reiki Energia di Luce e di Amore

Reiki, termine giapponese formato da due parole: Rei (conoscenza suprema, coscienza spirituale) e Ki (energia vitale). Insieme rappresentano Energia vitale spiritualmente guidata. Graficamente, nello stile calligrafico, somiglia ad un capolavoro disegnato da esperti colpi di pennello.
Reiki è compimento consapevole di Energia Universale, una forma di “guarigione” spirituale incanalata dal “Reiker” al servizio dell’essere umano.
Reiki aiuta ad armonizzare il corpo, la mente, lo spirito di chiunque voglia esserne fruitore. Può essere usato per ridurre stress, dolori di testa, di stomaco, di schiena, problemi respiratori, stati d’ansia e molto più…
Un trattamento può durare da pochi minuti a più di un’ora, senza comprimere né stressare il corpo in alcun modo. E’ adatto a tutti e a tutte le età; imparare un autotrattamento, poi, è facile ed efficace! Tutti possono imparare Reiki, un modo di guarigione gentile ed armonico, che non ha alcuna pretesa di sostiture l’efficacia medica né, tantomeno, di denigrarla, ma offre umilmente una illimitata applicazione esente da ogni controindicazione! Reiki è un metodo di effettiva guarigione… L’espansione della cominicazione globale e la crescente consapevolezza che tutti nel mondo possono e debbono cooperare per la sopravvivenza del nostro pianeta, stanno radicalmente cambiando il nostro atteggiamento. La legittima speranza in un futuro concretamente più sicuro, incoraggia l’umanità ad operare positivamente per rendere il nostro pianeta pacificato. Una parte di questo processo è costituita anche dal superamento di atteggiamenti mentali limitanti, sostituendoli con nuove “verità”. E’ il modo più genuino per liberare l’uomo e renderlo in grado di costruire un mondo migliore.
Qualcosa di simile si riscontra nel mondo del Reiki.
Frank Arjava Petter (primo europeo a conseguire il grado di maestro nel 1993) e la sua consorte giapponese Chetna Kobayashi (insegnante tutt’oggi al suo fianco in conferenze e seminari in tutto il mondo) hanno riscoperto importanti informazioni sull’origine e la pratica del Reiki in Giappone.
Grazie a loro, la versione Reiki originariamente pensata per l’occidente viene messa in discussione, nonostante l’opposizione di chi voleva trarre vantaggio dal mantenimento dello status quo.
Reiki non è tradizione orale: il padre fondatore, Dr. Mikao Usui Sensei, ha redatto un manoscritto che ha distribuito a tutti i suoi discepoli.

 Autrice: Monica Di Nunzio