Gli Arcani Maggiori e i Chakra come ruote della vita

I 7 Chakra, insieme ai 22 arcani maggiori dei Tarocchi, formano un tutto e raccontano una storia. La storia della nostra vita.
Chakra è una parola sanscrita che significa ruota, cerchio e che designa il disco solare, attributo del dio induista Visnu, soprannominato “colui che interviene”.
L’esistenza e l’utilità dei chakra si basano su quattro principi fondamentali: karma, maya, nirvana e yoga, principi regolatori delle leggi della vita.
Il karma o atto è legge di causa ed effetto che costringe l’anima a vivere, morire e rinascere all’infinito, secondo le credenze della reincarnazione. La maya che significa illusione, apparenza, è la concatenazione dei cicli perpetui, gli avvenimenti, circostanze, passioni, desideri che gettano un velo sugli occhi degli uomini.Il Nirvana che viene spesso tradotto con illuminazione o estasi ma che, letteralmente significa estinzione, sparizione, è una liberazione, un’uscita dal ciclo delle rinascite che incatenano l’anima.
Lo yoga è un insieme di tecniche fisiche e mentali che l’uomo può utilizzare per raggiungere questa liberazione. Sono tecniche che poggiano su esercizi il cui obiettivo è attivare i chakra (respirazione, meditazione, visualizzazione, asana ecc.). I chakra sono centri vitali situati tra il corpo sottile o eterico e l’involucro carnale che li unisce l’uno all’altro.
Se ne distinguono 7 principali, ognuno avente una funzione specifica ma legati gli uni agli altri e posti lungo il sushumna, il canale più importante all’interno del quale circolano le energie fisiche e psichiche dell’uomo, che corre lungo la spina dorsale, dalla sua base fino alla sommità del capo (la famosa kundalini).

La via del matto

Attraverso i Chakra il Matto è obbligato a trasformare la sua energia di volta in volta e a farne tesoro. Egli trae la sua forza evolutiva e dinamica dalle sue debolezze e dai suoi limiti, passa senza posa da un’energia all’altra, dal 1° chakra, che rappresenta la materialità, la Grande Madre, (l’energia del Diavolo che è quella più solida e quindi anche quella della sopravvivenza detta kundalini), al 7° rappresentato dalla spiritualità che ci collega al Padre Divino (la Temperanza l’angelo che sta a guardia del tempio divino e poi di nuovo a diventare il Matto che è il contatto diretto con Dio).
Ma cosa sono gli Arcani Maggiori dei Tarocchi? E soprattutto chi è il Matto? I 22 arcani maggiori compongono un alfabeto. Si tratta dell’alfabeto dell’anima. Ognuno di essi possiede una forte energia, quasi una forma che nasconde un archetipo contenente un messaggio di vita. Sono tutti unici e nello stesso tempo collegati gli uni agli altri tramite il principio rappresentato dal Matto che, assumendo un ruolo d’intermediario, è l’essere incarnato il cui destino è quello di non fermarsi mai, di passare permanentemente da uno stato ad un altro (dal Bagatto fino a raggiungere il Mondo). Poi, ancora di nuovo per iniziare tutto daccapo in un’altra dimensione finché la sua materia non si assottiglia diventando spirito evoluto. Nessuna tappa, nessuna esperienza è fine a se stessa. Il Matto è ognuno di noi e come il Matto siamo obbligati a percorrere la sua stessa via per l’eternità anche se desideriamo fermarci in uno stato perché riteniamo penoso lasciarlo. Sono le nostre illusioni a farci credere di possedere tutto ciò che ci lega a questo mondo.
Il Matto scende libero nello stesso modo in cui risale.
Identificandoci per un istante con il Matto, ed entrando per un momento nella ruota della vita, possiamo capire il significato simbolico essenziale del labirinto, percorso doloroso ma necessario per intraprendere la strada verso più nuove ed evolute avventure.

autrice: Manuela Mariani

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