Dentro di noi la vita si genera, si svolge, si sviluppa senza alcuno sforzo. Da un embrione diventiamo neonati, bambini e uomini senza accorgercene. Fino a qui ci guida l’intelligenza innata. Poi arriva l’educazione, la cultura, la morale e si forma l’intelligenza cerebrale: è quest’intelligenza che troppe volte ci fa sentire prigionieri di quel labirinto che è il nostro IO. Ma la salute nel senso più profondo del termine, la salute come equilibrio psicofisico nasce e si realizza attraverso quell’intelligenza totipotente che ci abita e che ci rigenera in ogni istante.
La felicità, come il pensiero cinese ha sempre sostenuto, non è qualcosa che può scaturire dalla mente razionale. Nasce dalla capacità di attingere a quelle forze che senza sforzo conducono la nostra vita, a patto che le lasciamo fruire senza ostacolarle. Perché nel corpo umano (microcosmo) come nell’universo (macrocosmo) noi osserviamo una identica analogia tra le leggi fisse dei movimenti prestabiliti e i movimenti accidentali di ogni natura.