Il Noce – La pianta della trasformazione

Dice la leggenda che la Dea Greca Ecate (dea lunare e malefica), insieme ad altre divinità femminili sue colleghe, si riunissero sotto a un albero di noce per fortificare i loro malefici. Il noce, per la sua superba bellezza e per la sua maestosità e purtroppo, anche per la sua cattiva fama che è stata tramandata a suo discapito, nel medioevo è stato associato alle streghe e ai loro raduni malefici.  Famosissimo da noi è il noce di Benevento (ormai passato alla leggenda) che, sembra, si trovasse tra la strada che da Benevento porta a Pietrelcina e che, durante la notte di San Giovanni, le streghe per celebrare i loro sabba, vi si radunassero sotto. Questi riti pagani, si tramandarono, nell’immaginario collettivo, come superstizione popolare tanto che, era uso nelle aree mediterranee di appendere in casa dei rami per proteggersi dai malefici e dal malocchio; si sconsigliava vivamente a chiunque di riposare o addirittura addormentarsi sotto un noce per non risvegliarsi con il mal di testa se non addirittura con la febbre alta, evitando poi di piantarlo troppo vicino ai ricoveri di bestiame per scongiurarne il deperimento.
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