IL CERCHIO “ARCOBALENO”

cerchio arcobalenoCome i colori dell’Arcobaleno nascono dalla rifrazione della Luce, che è in realtà la Sorgente prima dei molteplici stati della materia, così la diversità delle dimensioni vibrazionali e psichiche della mente si può rintracciare in maniera simile nella simbologia astrologica. Lo Zodiaco rappresenta l’Aura della Terra, il suo campo energetico e psichico. Attraverso 12 livelli di coscienza fondamentali, sia la Terra che l’individuo sperimentano una visione peculiare della realtà a partire dall’Ariete che rappresenta l’impulso vitale, la manifestazione dell’immanifesto, fino ad arrivare all’Acquario e ai Pesci che rappresentano il mistero,  l’ignoto e l’infinito spazio che si spalanca oltre i limiti del conosciuto,  il ritorno a casa di ogni spirito libero.           

Ogni segno zodiacale rappresenta uno stadio concluso e perfetto in se stesso e nello stesso tempo un passaggio temporaneo, che a partire dalla dimensione visibile si apre gradatamente verso  i piani invisibili passando per tutte le sfumature e frequenze, sia nell’ambito di una stessa vita che nel percorso di più vite. Il sistema energetico umano composto dall’insieme corpo-mente–spirito, indipendentemente dal segno in cui nasce o da cui è in modo specifico improntato,  sperimenta nel corso della sua esistenza diversi livelli di energia, rappresentati simbolicamente dai dodici segni zodiacali, non solo attraverso i passaggi planetari e i cicli temporali che appartengono al karma individuale, ma anche attraverso le persone e le esperienze con cui sincronicamente  verrà a contatto nel corso della propria vita.

Ognuno, quindi, può sperimentare dentro di sé la matrice, l’impronta dell’energia cosmica attraverso le sue molteplici variazioni, di forma, colore e suono. Ognuno ha la possibilità, ad ogni passaggio, di superare una soglia che conduce su sentieri e cammini non ancora battuti, attraverso nuovi panorami e nuove visioni, in cui è la realtà circostante che, per un effetto ottico, sembra cambiare, quando effettivamente è la  percezione a mutare, ad ampliarsi, ad estendersi oltre quello che era un limite o un ostacolo in precedenza.

Cambiare visione può restituire un’ immagine dell’essere umano inedita, nuova,  e condurlo verso uno stile di vita in cui è l’invisibile ad essere integrato nella realtà ordinaria,  in cui il mondo emotivo, il pensiero, il sogno vengono riconosciuti come cause di effetti visibili, materiali e concreti, sempre più presenti nella dimensione terrena e non più relegati in un mondo a parte, separato.  Comprendere che è a partire dall’invisibile che prende vita la realtà e non il contrario, può cambiare in meglio la qualità della vita, tante ombre che dall’ignoto si materializzano sotto forma di paure ancestrali e consuetudini distruttive potrebbero dissolversi nella luce e nella brillantezza di una visione superiore.

Autrice: Eva Giacomelli

Sognare l’arcobaleno

Iride o Iris, figlia di Elettra, ninfa oceanina figlia dei titani Oceano e Teti, e di Taumante, divinità marina figlio di Ponto (il mare), era la messaggera degli dei. Il suo incarico era quello di portare gli ordini celesti, in particolare quelli di Zeus e di sua moglie Era, alle divinità e agli uomini. Aveva il potere di salire fin sulle cime dell’Olimpo e da lì scendere fino nelle viscere dell’Ade per poi inabissarsi nei fondali marini per annunciare o portare liete novelle. Aveva i piedi veloci come il vento e le ali dipinte con tutti e sette i colori, e indossava un abito fatto di perle di rugiada che, al minimo movimento, spandeva tutte luci colorate formando una scia luminosissima nel cielo che prese il nome di arcobaleno perché aveva la forma di un arco che balenava agli occhi. Chiunque la vedeva rimaneva incantato dalla bellezza senza poter staccarle gli occhi di dosso. Infatti, è stata lei a dare il nome all’iride dell’occhio. La fanciulla, da sempre considerata portatrice di buone notizie, si serviva appunto dell’arcobaleno per scendere dal cielo in terra o dal cielo al mare e si credeva anche che guidasse le anime verso il cielo dopo la morte.
A tal proposito è doveroso accennare alla canzone del cantante Adriano Celentano dal titolo “L’arcobaleno”. Il brano è un commiato di Lucio Battisti, scomparso prematuramente il 9 settembre del 1998, al suo amico Mogol. Il testo della canzone, arriva al paroliere Mogol tramite una medium, asserendo di aver ricevuto il testo della canzone dallo stesso Battisti, e che il ponte tra noi e l’aldità è l’arcobaleno.
“Io son partito poi così d’improvviso/che non ho avuto il tempo di salutare/l’istante breve è ancora più breve/se c’è una luce /che trafigge il tuo cuore/l’arcobaleno è il mio messaggio d’amore”.
L’arcobaleno, pertanto, è un ponte tra il Cielo e la Terra ed è simbolo d’amore e d’alleanza con le divinità.
Nel racconto della Bibbia riferito a dopo il Diluvio Universale e all’approdo dell’Arca  di Noè  sul monte  Ararat, si  legge  che Jahvé pose l’arcobaleno come segno di alleanza tra Egli e ogni essere vivente per tutte le generazioni e per l’eternità: “il mio arco pongo sulle nubi ed esso sarà il segno dell’alleanza tra Me e la terra”. (Genesi, IX, 12-13).
A forma di emisfero, l’arcobaleno dispiega tutti i colori dello spettro solare, collega la terra al cielo, e simbolicamente, traccia un ponte tra il sognatore e la potenza celeste apportando messaggi di benedizione, di felicità e decretando la fine delle sventure, ed è proprio in questo caso che l’arcobaleno deve essere guardato in tutta la sua colorata magnificenza.
I suoi 7 colori furono attribuiti anche ai 7 “cieli” della scala cosmica che l’iniziato è obbligato a salire uno a uno, prima di accedere all’ottavo cielo della rivelazione e della liberazione dell’anima.
Quando si sogna l’arcobaleno si tratta sempre di avvenimenti felici, di prospettive promettenti, oppure, della fine di un periodo difficile e faticoso, soprattutto sul piano finanziario e materiale. Può anche far presagire un’alleanza o una riconciliazione se, nel momento in cui lo si sogna, si è in disaccordo con qualcuno. Capita che questo sogno ci possa mettere in una profonda relazione con noi stessi e possa caricarci il cuore delle più belle energie vitali e spirituali. E’ questa la garanzia di una rivelazione, di una rigenerazione o di una realizzazione personale che mette pace e armonia nei nostri cuori.

Sognare un arcobaleno. 

Milena scrive:
Ho sognato di tirare una freccia con l’arco, la freccia lanciata lasciava una scia che sembrava un arcobaleno.
Risposta:
E’ raro sognare un arcobaleno, e questo sogno è piuttosto singolare. Mi fa pensare a Cupido, il dio dell’amore. Se sei una single, molto presto incontrerai l’amore. Tanti auguri!

La Cabala abbina il numero 81 all’arcobaleno.

Autrice: Manuela Mariani